Il Partito Democratico perde pezzi, esemplificativo di un periodo storico decisivo e delicato per i Dem: dopo lo choc di Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, passato a Italia Viva nel bel mezzo del proprio secondo mandato, anche un’altra carica istituzionale ufficializza la sua uscita dal PD. Siamo stavolta ad Impruneta dove un terremoto politico è appena iniziato, a 6 mesi dal prossimo voto comunale: a lasciare la tessera del PD è il Vicesindaco Matteo Aramini, seconda carica politica del territorio. Una decisione che segue l’autosospensione del Circolo PD di Tavarnuzze, comunicata attraverso le seguenti parole: “Oggi, dopo riflessioni molto dolorose durate mesi, ho comunicato la decisione di lasciare la tessera del Partito Democratico di Impruneta. Un viaggio nato nel 2015 da una forte passione che però piano piano, negli ultimi mesi, è divenuta sempre più debole. E’ necessario allora far qualcosa affinché questa non si annienti del tutto.I motivi sono molteplici, ma due, riconducibili quasi del tutto al livello locale, sono i principali. Il primo è stata la perdita di tanti di quei valori sui quali si era costituita questa forza politica nel 2007 e dai quali ne rimasi affascinato. Un ampio respiro politico costruito su una forte unione verso obiettivi condivisi.Obiettivi che invece sono oggi divenuti sempre più personali o, piuttosto, dettati da rivalse personali. Per qualcuno forse non è chiaro il concetto del lavorare per conto dei cittadini e di conseguenza elevare i traguardi del singolo verso un bene più alto. Si dovrebbe operare per la comunità ed esclusivamente a beneficio di essa. Purtroppo invece nel PD locale ci sono anime con pensieri arrivisti, che qualcuno definisce “correnti” (forse da intendere nella sua accezione peggiore del termine), volte solo a strategie e pensieri di propria comodità. Il secondo motivo è il rispetto, qui totalmente sconosciuto. Da una parte il rispetto per le persone. Un membro dirigente locale mi ha detto: “Se esci dal Partito Democratico perdi delle chance”. I nostri sostenitori sono persone con nomi, cognomi, storie, passioni ed emozioni, non una semplice somma algebrica o delle chance per fini personali. Ci sono persone che hanno dedicato la loro vita a questa passione e che oggi qualcuno si permette di calpestare senza ritegno nel vero senso della parola.Dall’altra il rispetto verso il Partito stesso, verso la sua struttura e soprattutto verso le sue regole che invece ad Impruneta sono costantemente disattese da chi invece avrebbe il dovere di farle rispettare. Si gestisce tutto, anche in questo caso, come se fosse proprio. Siamo arrivati addirittura ad avvalersi del potere di togliere la possibilità di voto, strumento di massima democrazia, all’Unione Comunale, l’assemblea più importante dell’organigramma. E tutto questo sarebbe il Partito Democratico?Mi dispiace, ma tutto ciò non è per me più accettabile. E’ un modo di far politica che non mi piace, distante anni luce da quella che mi ha affascinato e rapito anni fa.Mi sento quindi “estraneo” in una casa nella quale ho abitato per otto anni, nella quale ho conosciuto persone fantastiche e che non avrei mai pensato, fino ad oggi, di lasciare. Quando non si condividono più le basi, i percorsi e gli obiettivi futuri c’è poco da fare, se non ammettere una sconfitta, se così vogliamo definirla, non soltanto personale bensì della politica tutta.
Non esco per migrare in altri partiti esistenti, non ne sento alcuna necessità e non lo riterrei neanche corretto al momento. Adesso ho soltanto bisogno di restituire energia a quella passione, soffocata da persone ed atteggiamenti che danneggiano non solo me stesso, ma tutto il territorio.L’amore per Impruneta è immenso ed il desiderio di mettere ancora a disposizione la mia energia per sostenerlo e valorizzarlo è profondo e ben radicato. Non escludo quindi niente per il domani, ma ci penseremo poi. Per il presente invece, se il Sindaco lo riterrà, dò comunque la mia disponibilità per proseguire il lavoro cercando di portare a termine i molteplici progetti che vedono coinvolte tante realtà e cittadini. Ringrazio profondamente il Circolo di Tavarnuzze, il mio circolo si appartenenza, e tutti i suoi componenti a partire dal Segretario Maurizio Franchi, per la passione e la dedizione messa da tantissimi anni nella politica locale. Un circolo che, insieme a quello di Bagnolo, ha provato con tutte le forze ed i sistemi a superare le criticità sopra descritte, ma che, nonostante l’impegno e le tante richieste di interventi, anche a livelli più alti, a quanto pare non ci è riuscito. Ringrazio comunque il Partito Democratico di Impruneta augurandogli di fare un gran lavoro di autoanalisi e di riflettere sulle sue figure dirigenziali prima di tornare tra la gente, perché la gente vuole parlare di territorio e non di diatribe interne. Per queste cose, oggi, il tempo e’ finito. La Politica deve tornare ad essere ben altro. Deve tornare ad essere passione ed amore per il luogo nella quale si fa, perché altrimenti arriverà il giorno nel quale quella distanza dal cittadino, già purtroppo drammaticamente ampia, non sarà più colmabile con niente. Grazie infine a tutti i cittadini, a coloro che mi hanno sostenuto e a coloro che continueranno a farlo. C’è tanto da fare, ma un passo alla volta, con volontà, onestà e dedizione, si può arrivare ovunque.”