Il match di Cannara come fotografia perfetta di una stagione dove non sempre bastano umiltà e sacrificio. Non basta il solito gran primo tempo, la superba rete di Bellini, la lotta di un gruppo affamato come non mai. No. I rossoverdi nel secondo tempo resistono anche di fronte alle espulsioni: in dieci dopo il rosso a mastro Zaga al 58′, in nove dopo il rosso a Matteo prima del recupero, i ragazzi di Innocenti sembrano comunque poter portare a casa i tre punti. E invece arriva la beffa a tempo (ampiamente) scaduto, come all’andata.
Se il campionato del Grassina fosse un romanzo probabilmente affascinerebbe e non poco la fantasia di Stephen King, una specie di thriller psicologico in cui fino all’ultimo non si intuisce il finale. Una classifica che ora dice 23 punti e penultimo posto vorrebbe scoraggiare la truppa di Innocenti, che però non ha intenzione di concedere un centimetro, come ribadito anche sulle pagine social rossoverdi ieri sera, dopo la partita: “Chi vuole scendere dal carro lo faccia pure, noi abbiamo una salvezza da inseguire”.
La salvezza è un campo minato, un circuito ad alta tensione dove a molti saltano i nervi: ieri, nel finale di Cannara, episodi da censurare con le provocazioni e gli insulti ai danni dei rossoverdi. Senza dimenticare il cazzotto che Moracci (difensore umbro) rifila a Del Lungo con la palla lontana, distante anche dagli occhi (colpevoli) di un direttore di gara dall’atteggiamento imbarazzante.
Con sei giornate ancora da disputare, la corsa per la permanenza in D (che non dovrebbe passare dai playout, vicini alla cancellazione) si infiamma. Domenica 16 maggio al Pazzagli arriva lo Scandicci per una sfida mai banale: l’anno scorso i rossoverdi la vinsero al 90′ con un gol di Torrini che spedì i suoi al terzo posto. I blues stazionano a quota 25, +2 sul Grassina. Vincere significherebbe sorpasso e prima affermazione casalinga.
Lo sanno benissimo i ragazzi delle Brigate Rossoverdi, che hanno preparato un lungo post per invitare il paese a sostenere la squadra in vista di domenica. “E’ la partita della stagione” scrive il gruppo organizzato sui social, “Quella di domenica è la partita che deve giocare anche il paese, appuntamento da non perdere. Domenica ore 11.30 nella nostra piazza accoglieremo la squadra alla nostra maniera”. Una chiamata alle armi vera e propria da parte dell’appassionato tifo rossoverde, che poi invita ad attenersi alle norme anti-Covid. “Invitiamo tutti a portare qualcosa di rossoverde e a rispettare le regole per mascherine e distanze”. In tempi di pandemia, chi ha detto che il tifo non possa essere responsabile?