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Elezioni comunali

Grassina, esordiente e pronto per la gavetta: ecco Mister Pozzi. Parola d’ordine? “Dimostrare”!

Se nella sua carriera da calciatore il campo ha parlato per lui, adesso da allenatore dovrà far parlare i risultati: ecco il mister Nicola Pozzi, il coach con la miglior carriera (da giocatore) dell’Eccellenza!

Ex attaccante di Serie A, mister alla primissima esperienza che ha scelto i dilettanti, una vita dedicata al calcio: in una parola…Nicola Pozzi.

Capello nero tirato indietro e maglietta bianca, sono le 18:45 quando mister Pozzi scende dalla propria auto posteggiata di fronte alla ditta Zetati del patron rosso-verde Tommaso Zepponi.
Classico pugno di saluto di questi tempi pandemici prima di presentarsi, per la primissima volta, nelle vesti inedite da allenatore: guida del Grassina Calcio per la stagione 21-22, scelto dal neo Direttore Sportivo Massimo Manganelli e accolto a braccia aperte da Zepponi.  “Ci sentivamo spesso – racconta divertito Manganelli – e quando mi chiese un consiglio, gli dissi: “Non allenare sotto la Serie D…non mi ha dato retta!”

Umiltà da vendere, la gavetta osannata dei Sarri e degli Italiano, quella che forma e tempra al “vero calcio”, è appena agli albori.

Dopo una carriera costellata di gol e giocata principalmente tra B e A con le maglie di Empoli e Sampdoria non sarà scontato: dall’”altra parte della barricata”…come ci si sente?
Impaziente di iniziare, testa verso il prossimo allenamento e mente rivolta al 3 Ottobre, prima uscita di un campionato che si prospetta scoppiettante …attendendo il definitivo verdetto tra la conferma in Eccellenza o il ripescaggio in Serie D (clicca qui).
Poco cambia, sicuramente non l’approccio: Voglio fame e applicazione dai miei giocatori, i giovani cresceranno”. 

Abituato a calcare stadi affollati ed affrontare marcature impossibili, non teme la sfida e ripete, con forza, la propria parola d’ordine: “dimostrare”, lui ancor prima del suo Grassina. A se stesso e all’ambiente calcistico sfatando lo stereotipo che buoni o grandi calciatori non possono essere altrettanto ottimi allenatori.  Chi l’ha detto?

Non certo lui. Che crede nel progetto e nelle sue ambizioni:
“La pressione? E’ il bello del calcio”. 






Zepponi, numero uno del Grassina, racconta le tappe che hanno portato fin qui, nate dalle difficoltà sofferte nell’anomala stagione conclusa con la retrocessione. Chiuso un ciclo, spazio al “nuovo”: ovvero a Massimo Manganelli, ex Badesse, specializzato nella valorizzazione della “buona gioventù” e, di conseguenza, suggerito dal DS, l’esordiente Nicola Pozzi, classe 1986, che…non avrà i capelli bianchi ma di calcio ne mastica! 

“Attendiamo di conoscere le nostre sorti – dichiara Tommaso -, consapevoli che in Eccellenza potremmo recitare un ruolo da protagonisti con l’obiettivo di tornare al più presto in Serie D. Nicola? Ha sposato il nostro progetto che fosse Eccellenza o Serie D e noi siamo ben lieti di dargli questa possibilità”.

Che Grassina sarà? Come già ribadito, anzitutto giovane: la rosa è cambiata al limite dello stravolgimento, il coach è nuovo, il cantiere è “work in progress”. Come sottolinea mister Pozzi, allenatore con patentino Uefa A dal 2020 (Uefa B dal 2017), “la mia idea di calcio mira al fraseggio, ad avere il dominio del gioco: se la palla ce l’abbiamo noi non ce l’hanno loro.

Il concetto è chiaro ma non vuole cadere in tentazione: “Guardo alla nazionale di Mancini ma in Eccellenza c’è chiaramente minor tecnica e campi dissestati, fattori da considerare. Un coach deve comprendere i giocatori che allena.

Intanto, prima del 3 Ottobre, ci sarà la Coppa Italia, obiettivo che il Grassina non vuol denigrare: Porta Romana alla prima, Antella alla seconda. 
A proposito: Mister le hanno parlato della rivalità storica tra Grassina e Antella?
“Certo, sono già al corrente, ho giocato una 15ina di Derby tra Sampdoria e Genova, di campanilismo me ne intendo..”. Apposto.

Mentre per un bomber da oltre 70 gol nei professionisti sorge spontanea una domanda: “Allenerà anche la difesa?”.






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