Appuntamento questa sera al Combo Social Club, dalle 22:30, per brindare e cantare ai 25 anni di carriera della band di tropicalglamrock più nota di Firenze
Tratti identitari e marchi di fabbrica. Chi negli ultimi vent’anni ha vissuto la scena underground fiorentina non può non conoscerli: sono quelli che facevano ballare l’Oltrarno nelle “Notti bianche” di Firenze, fintanto che venivano organizzate; quelli che hanno fatto “outing” e si son dichiarati a tutto il mondo devoti “Papa Boys“; son quelli delle “Caramelle” che la mamma, fin da piccoli, raccomandava di non accettare dagli sconosciuti, o dalle sconosciute; oppure quelli che han perso il sonno, causa “Badante del nonno“, insieme a zii e babbi…e altri nipoti.
Son quelli che, dal capitolo finale del secolo scorso, non han mai smesso di proporre musica dal vivo in locali, piazze, palchi di Firenze, malgrado le difficoltà normative sempre più stringenti, la chiusura di spazi come la Flog, il sorpasso del DJ Set (più economico e sbrigativo a livello organizzativo), l’avvento del Covid che ha impattato come uno tsunami sulla scena artistica e musicale d’Italia.
Dal 1999 gli Sbanebio hanno vissuto tutto questo, proponendosi come “colonna sonora” dell’ultimo quarto di secolo per tanti giovani e meno giovani fiorentini, cittadini e di provincia: la scritta gialla su sfondo blu, come il loro pulmino Westfalia che li porta da un concerto all’altro, una gettata di colore acceso nella tinta sottotono di un panorama sempre più uniforme, facendo valere stravaganza e ironia. Nei testi e sul palco, dove gli Sbanebio si palesano in tenuta zebrata abbinata a occhiale nero.
Venticinque anni fa nacquero per divertimento, senza conoscere il futuro (ma chi lo conosce, del resto?), come gruppo di amici che volevano metter su un gruppo musicale e si autoassegnavano ruoli da approfondire. Tommy “Buccia” Bucciarelli e Marco “Alu” Alunno sono i fondatori sopravvissuti al tempo, il primo ancora alla voce mentre il secondo da poco sceso dalla sua postazione basso. Primo live: 1999. Una vita fa, il secolo scorso. Pensate quante epoche son trascorse in questi decenni di rivoluzione digitale: gli Sbanebio nascevano in un mondo e crescevano in un altro, inizialmente come formazione punk ispirata da Ramones e Skiantos, poi, con il tempo, costruendo un’identità tutta loro e contaminata da toni ska, funky, raggae, rock.
Sarà anche per questa peculiarità musicale e per quella satira espressa dai testi e nei live che gli Sbanebio si son costruiti una fan base solida, sopravvivendo al trascorrere inesorabile del tempo. Sei anni dopo la prima salita sul palco, Buccia e compagni inaugurarono la vera “epoca Sbanebio” con l’uscita del primo cd omonimo: era il 2005. Poi il secondo cd, datato 2010, titolo e testi dissacranti: “Santi Subito” che conteneva “Papa Boys“. Infine, nel 2016, il Glitter Album con la hit “Caramelle” che ne sancisce la consacrazione.
Nel mezzo mille live, mille avventure e disavventure, mille concerti facendo il pienone e facendo ballare, divertire, ridere. Aprendo e suonando anche a fianco di Skiantos, Bandabardò, Bobo Rondelli, Street Clerks. Nel mezzo anche inevitabili crisi e la possibilità di appendere gli strumenti al chiodo, scongiurata. Agli Sbanebio va riconosciuto di essere, nella scena musicale non professionista, tra i pochi gruppi fiorentini (se non l’unico!) a non proporre cover ma solo inediti, con ben tre cd all’attivo: una band che si insinua in maniera alternativa, sdoganando e destrutturando a loro modo tematiche anche serie.
Oggi, 25 anni dopo, il quarto di secolo va festeggiato già agli albori di questo 2024: gli Sbanebio suoneranno questa sera, venerdì 19 Gennaio dalle 22:30, al Combo Social Club di Firenze, nel contesto del Cala Fo’ Scopa. Celebreranno il loro record di longevità in un locale che neanche esisteva quando decidevano di diventare “rockstar” cittadine, e anche questo fa un pò effetto.
Hanno “toccato” ben quattro decenni, hanno attraversato il covid e qualcuno, inevitabilmente, si è perso per strada. Ecco la formazione degli ultimi 10 anni:
Tommaso “Buccia” Bucciarelli (voce),
Marco “Alu” Alunno (basso e cori),
Emanuele “Ghinazz” Cencini (tastiere/synth e cori).
Stefano “Steve Laboga” Nucci (chitarra solista),
Tommy Baggiani (batteria),
Matteo “I’ Giovane Matte” Ignesti (chitarra e cori)
Subentrati dopo l’era covid
Alessandro Galli (basso)
Fabio Ferrini (batteria)
Questa sera, eccezionalmente, gli Sbanebio torneranno di nuovo tutti insieme: saranno presenti, come special guest, anche ex componenti della band e turnisti. Ci saranno Jhonny, trombettista; Sandrino, trombettista cubano del primo album; Andrea Pellacchi, sassofonista della Fantomatika che ha inciso parti nel Glitter Album; Tommy Baggiani ex batterista; Lorenzo DEBA Franchi, primo chitarrista e tra i fondatori degli Sbanebio.