Il Grassina ritrova i compagni di sventura della scorsa stagione, li ritrova in quel campo che concesse ai rossoverdi di sperare in una salvezza che però, sappiamo, non è mai arrivata.
I tifosi del Grassina si sistemano nel nuovo settore ospite dietro una porta che non può che evocare dolci ricordi…. Chi se lo scorda il gol di Carlucci al 95º di 4anni fa?!
Se il Grassina è migliorato in qualcosa nelle ultime giornate è stata la solidità in difesa, ma gli uomini di movimento delegano da subito il mantenimento della porta inviolata al rientrato Cecchi tra i pali.
Il Grassina sembra regredito dalle scorse prestazioni, ma il valore degli avversari è da tenere di conto. Ne esce una sfida in cui al 20º la Sinalunghese si porta in vantaggio con Corsetti che spiazza alle spalle di Cecchi un cross su cui la difesa rossoverde si posiziona in maniera assai discutibile.
Lo sconforto non è dissipato dalla quieta reazione del Grassina, almeno inizialmente, ma a fine primo tempo arriva il fulmine a ciel sereno che fa esplodere la gioia degli ospiti: Rosi risolve nel migliore dei modi un’azione confusa davanti la porta difesa dall’esperto Marini.
Prima del duplice fischio il Grassina avrebbe addirittura l’occasione di portarsi in vantaggio, ma è un fuoco di paglia che si estingue nel momento in cui il direttore di gara sancisce la fine della prima frazione.
Il secondo tempo è quasi un assedio continuo dei rossoblu che cercano in tutte le maniere di riportarsi in vantaggio; il Grassina tiene botta fino al 78º, quando Doga trova il 2 a 1 a cui il Grassina non riuscirà più a replicare fino alla conclusione della sfida.
Una nota positiva c’è, la prestazione del neoacquisto Imperatrice, per il resto è davvero notte fonda per la compagine di Pozzi. Risollevarsi sarà difficile, difficilissimo, ma tentare di tutto per farlo è un dovere a cui i rossoverdi non si possono sottrarre: lo devono a chi li ha spinti dalla curva anche oggi per altri novanta minuti.
