Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di ieri sera, ha annunciato un’unica zona rossa che coinvolgerà l’intera penisola italiana, isole comprese. Le misure inizialmente previste per la Lombardia e per altre 14 province del nord Italia sono state allargate al resto del paese.
Pertanto, tra i molti dubbi che il provvedimento solleva nelle azioni quotidiane delle persone, cerchiamo di aiutarvi nella comprensione dei comportamenti da poter adottare e non.
- Quale distanza dobbiamo tenere dalle altre persone?
Almeno un metro - Se ho la febbre?
Sopra i 37,5° C chiamare il medico di base stando in casa e NON andare al pronto soccorso. - Posso andare in altri comuni?
Assolutamente NO, salvo situazioni di necessità - Posso muovermi per motivi sanitari?
Si, sempre. - Posso spostarmi per lavoro? Anche in un altro Comune?
Si, gli spostamenti per motivi lavorativi sono consentiti. Negli spostamenti per lavoro, in zone rosse e tra Comune diversi, portare con sé l’autocertificazione il cui modulo è scaricabile a questo link (Compilatelo e portatevelo dietro!): clicca qui - Chi deve assolutamente stare in casa?
Anziani e persone immunodepresse o con patologie (anche pregresse). - Messe e altri funzioni religiose si svolgeranno?
NO - Bar, gelaterie, ristoranti possono rimanere aperti?
Si, dalle 6:00 alle ore 18:00 nel rispetto della distanza di un metro tra i clienti. - Medie e grandi superfici di vendita?
Chiuse nei giorni festivi e prefestivi, tranne gli alimentari. - Farmacie e para farmacie?
Aperte normalmente. - Asili, scuole, università?
Chiuse sino al 3 aprile. - Riunioni, convegni, eventi, manifestazioni?
Vietati. - Pub, cinema, palestre, piscine, discoteche, musei, biblioteche?
Chiusi. - Uffici Comunali?
Quasi tutti i servizi sono fruibili online. Sono garantiti i servizi essenziali e urgenti. - Posso fare la spesa?
Si, una persona per famiglia possibilmente con DPI (dispositivo protettivo individuale ovvero la mascherina) - Posso andare a mangiare dai parenti?
Non è uno spostamento necessario. La logica del decreto è quella di stare il piacere possibile nella propria abitazioni per evitare che il contagio si diffonda. - Posso uscire a fare una passeggiata con i bambini?
Si, in posti dove non c’è assembramento e mantenendo sempre le distanze. Non è vietato uscire ma occorre evitare sempre la creazione di assembramenti (non familiari cioè di persone che vivono già nella stessa abitazione). - Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Questa è una condizione necessaria. Ricordate però che gli anziani sono le persone più a rischio, quindi cercate di proteggerli dal contagio il più possibile. - Posso andare a fare la spesa in paese?
Si, è possibile, ma i commercianti sono tenuti a stabilire un numero massino di persone che frequenti l’esercizio garantendo la distanza di un metro gli uni dagli altri. In ogni caso i supermercati e centri commerciali restano chiusi il sabato e la domenica. - I corrieri merci possono circolare?
Si, possono circolare.
Siamo responsabili delle nostre azioni e del futuro immediato di un paese costretto a fermarsi: più riusciremo a rispettare i divieti imposti dalla zona rossa meno sarà longevo il periodo di restrizione.
In seguito al DPCM dell’11 Marzo, le disposizioni in vigore sino al 25 marzo:
Che cosa chiude?
Chiudono le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività definite nell’allegato 1 (che trovato scorrendo l’articolo) del nuovo DPCM riguardanti la vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiudono i mercati cittadini e si conferma la chiusura di bar, pub, ristoranti. Chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro.
Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione. Industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere l’attività curandosi di rispettare le norme di sicurezza previste. Come ha dichiarato il presidente Conte: favorire turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili. Restano chiusi fino al 3 aprile – come già espresso del DPCM scorso – musei, cinema, teatri, scuole e università.
Che cosa resta aperto?
Non tutto chiude. Le attività commerciali di generi alimentari e di prima necessità restano aperte. Semplificando possono aprire la focacceria, l’alimentare di paese, la latteria e il forno, il macellaio. Non fa eccezione la grande distribuzione, sempre a patto riguardi generi alimentari. Oltre, chiaramente, all’apertura confermata di farmacie e parafarmacie. Restano fruibili – e qui ci chiediamo se siano effettivamente indispensabili – le edicole e i tabaccai. Ogni commerciante deve far rispettare la distanza di sicurezza fissata ad un metro.
Sarà attivo il servizio a domicilio.
Restano aperti i benzinai e le aree di ristorazione sulle reti viarie autostradali (nelle aree di servizio) e nelle stazioni ferroviarie, aeroporti ed ospedali. Rimangono aperti anche servizi bancari, poste, servizi finanziari, assicurativi, idraulici, meccanici, artigiani; le attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agroalimentare.