Possibile che attraversare la via di Diacceto dopo il tramonto sia diventato più difficile del quinto gioco di Squid Game?
E’ una domanda che andrebbe rivolta al Comune, alla Provincia, a tutti gli organi ed Enti competenti. Anche ieri sera, poco dopo la mezzanotte, la via che precede il distributore di benzina e l’ingresso in via Gualdrada, a Ponte a Ema, si è trasformata per magia in una landa piena di cinghiali.
Hanno attraversato in sette, uno dietro l’altro, illuminati dai fari delle auto. Uno non ha fatto in tempo ed è rimasto sotto una Fiat Punto rossa, che ci ha lasciato un paraurti mentre si allontanava. Gli altri hanno lasciato invece sbigottiti gli automobilisti, che sono riusciti a passare indenni. E’ l’ennesimo caso di attraversamento cinghiali in quella via: erano stati avvistati nelle scorse settimane, stavolta l’incontro è stato più ravvicinato. Scendono la sera, morsi dalla fame, attirati dal cibo nella spazzatura a Ponte a Ema.
Ma non può essere una giustificazione. Quante macchine ancora dovranno sfasciarsi prima che si possa intervenire? Si dovrà aspettare la prima chiamata al 118? Come tutti sanno, all’altezza di via di Diacceto non ci sono barriere concrete fra la strada e la boscaglia circostante: si potrebbe almeno mettere una pezza in quel punto?
L’estate sarà ancora molto lunga, ci auguriamo che non si debba davvero aspettare la prima notizia di un incidente prima di intervenire.
