Elia Guidotti è tornato a fare ciò che gli riesce meglio: giocare a calcio e portare in dote più gol possibili: “Non è facile tornare a giocare dopo tutto questo tempo. Ma so di dover dare il massimo: poter correre di nuovo sul prato è ossigeno puro”.
Attaccante ex Fortis Juventus, nuovissimo acquisto del Grassina per la Serie D, Elia se l’è vista brutta, dopo l’incidente del 4 ottobre scorso, quando, bruciando delle sterpaglie vicino a casa, nel Mugello, ha rimediato un ritorno di fiamma che gli ha procurato ustioni gravi e un ricovero in ospedale in condizioni gravi: “E’ stato un episodio drammatico, un incidente che ancora mi fa paura, quando ci ripenso. I giorni del ricovero sono stati lunghi, per non parlare della lenta riabilitazione. In quei momenti pensi soltanto a uscirne vivo, a salvarti e a fare di nuovo ciò che ami”.
Il mondo del calcio Dilettanti ti è stato vicino.
“Assolutamente. Ho ricevuto un sacco di attestati di stima, di messaggi di sostegno. Mi hanno dato tantissima forza”.
I mesi di riabilitazione, poi il ritorno all’allenamento, anche se il campionato di Eccellenza si era già fermato. Infine questa chiamata dal Grassina in Serie D.
“Una soddisfazione e una bella notizia. Con il Grassina mi rimetto in gioco e lotto insieme ad uno splendido gruppo per la salvezza. Con la società abbiamo in comune la voglia di riscatto”.
E hai già esordito, sotto il diluvio di Trestina di mercoledì scorso.
“Una gara sfortunata e segnata da un episodio assurdo, quello che ha sbloccato il match a loro favore. Nessuno avrebbe avuto da ridire se fosse finita zero a zero. Ma la stagione è complicata, il momento è difficile e purtroppo le situazioni non girano a nostro favore. Ma fa effetto vedere in quella zona di classifica una squadra che vanta questi nomi nella rosa. C’è solo da lavorare duro e uniti per uscirne”.
A che punto sei fisicamente?
“Mi sento bene, ho recuperato a livello di resistenza e fiato. Mi manca un po’ qualcosa nello scatto sul breve, ma col preparatore atletico Misuraca abbiamo dato vita ad un programma personalizzato che dovrebbe rimettermi a posto”.
Che effetto ti fa giocare in avanti con Bellini e Baccini?
“Credo sia impossibile trovarsi male con due compagni così. Anche il mister, dopo il primo allenamento, mi ha chiesto come mi trovassi con i partner d’attacco: sono due giocatori sopra la categoria, così come Marzierli che quando tornerà dall’infortunio farà la differenza”.