Strada del Chianti, Italia
Inizio – Firenze; fine – Siena; distanza – 44 miglia (71 km)
“In mezzo ci sono paesi collinari color miele, dove la vita ruota intorno alla piazza del paese, ed è scandita dal rintocco del campanile. Fermati alle enoteche (enoteche), aperte per degustazioni dei vini rossi della regione, tra cui il Chianti Classico, una goccia dominata dal sangiovese. La strada è tecnicamente percorribile tutto l’anno, ma è forse più fotogenica durante l’esplosione di papaveri e altri fiori selvatici in tarda primavera.”
Poche prestigiose righe rivelano una verità che, nella sua oggettività, diventano nuovo motivo di vanto e assicurano al nostro territorio un piazzamento altissimo tra i luoghi che fanno rima con bellezza : la via Chiantigiana è tra le strade più “epic in the world”.
Parole che non hanno bisogno di traduzione, citate e messe nero su bianco dalla guida turistica più letta nel mondo: The Lonely Planet. Versione online…proprio così.
Al fianco a “open road” sensazionali in Australia, Namibia, Canada, c’è anche la nostra Chiantigiana, descritta nella sezione “Grape Trails”.
La Chianti Road che va da Siena a Firenze e collega attraverso 44 miles (71km) di asfalto le due città medievali più importanti della Toscana, snodandosi – come si legge – “attraverso una campagna dolcemente ondulata, striata di cipressi, uliveti e viti”.
Non lo sapevamo forse?
Con un pizzico di altisonante presunzione potremmo dire “si, lo sapevamo” ma leggerlo in una guida di tale caratura internazionale fa sempre un certo effetto. Lo stesso che ha mosso il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi a pubblicare la notizia sul proprio profilo Facebook: “Tra i percorsi più “epici” al mondo c’è proprio la… Chiantigiana!”.
Entusiasmo che condividiamo e comprendiamo ogni volta che, in macchina, in vespa, in bicicletta, raggiungiamo Greve, saliamo fino al borgo più alto del Chianti, Panzano – al centro esatto tra Siena e Firenze – e discendiamo nuovamente nel versante senese della SR222, la “Chianti Road”.