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Un anno di Autolinee Toscane: promossi o bocciati?






Un anno di Autolinee Toscane.

A 365 giorni dal subentro nella gestione del trasporto pubblico, l’azienda ha stilato un bilancio.

Nuovo sistema di bigliettazione digitale con oltre 300 mila passeggeri registrati, acquisto di 200 nuovi bus, assunzione di 312 nuovi conducenti, creazione dell’Accademia per autisti, realizzazione del customer care, avvio di nuovi processi di gestione e manutenzione. Queste sono le principali innovazioni di cui Autolinee Toscane si è resa promotrice nel primo anno di gestione, iniziato il 1°Novembre 2021.

“Numeri e azioni enormi nonostante un subentro alla cieca, senza una transizione ordinata, frenato e reso complicato dalla mancata consegna di dati completi su tratte e passeggeri e dal mancato passaggio di 191 mezzi e 307 conducenti, ereditando un parco macchine vecchio (media di 12 anni) e in parte da rottamare, con inevitabili disservizi, aggravati dalle ondate Covid, dalla crisi internazionale e dalle difficoltà dovute al caro energiascrive nel comunicato l’azienda francese.

Autolinee toscane bus






Un anno  di Autolinee Toscane fra emergenze, problemi e successi

Il problema degli autisti

In sintesi…un anno molto complicato.  Iniziato con i nuovi picchi di infezione del Covid e la conseguente assenza di autisti.

“Il nostro compito è stato quello di  garantire il servizio pre-subentro pur partendo ad occhi chiusi e con carenze evidenti, a cui si è aggiunta la crisi conducenti legata al Covid tra dicembre e febbraio e il mese di luglio, dove si sono toccate punte di 700 autisti assenti nel singolo giorno, costringendo a salvaguardare il servizio per pendolari e studenti e dandone quotidianamente informazione.

Nel mentre la sfida di gestire l’ordinario, lo straordinario, il ritorno dei passeggeri dopo due anni di pandemia, ricalibrare in corsa il servizio con migliorie costanti grazie agli oltre 1.000 incontri sul territorio, soprattutto sul tema del servizio scolastico, e collaborare con enti locali e Regione sulla riorganizzazione del servizio che sarà definita dagli stessi enti nei prossimi mesi”.

Il problema dei nuovi autisti è continuato per tutti i 365 giorni, perfino il sindaco Dario Nardella ne parlò in un’intervista.

Autolinee Toscane ha assunto 312 conducenti dal 1° novembre scorso, a fronte di un gap iniziale di 307 autisti in meno, riducendo ma ancora non annullando la lacuna con cui si è trovata un anno fa. Di fatto è stato assunto un autista ogni giorno, una frequenza che dimostra lo sforzo enorme su questo fronte, grazie alle iniziative e soluzioni scelte. Tra queste la nascita dell’Accademia per conducenti, esperienza, per numeri e percorso, unica in Italia.

Autolinee Toscane ha dato l’opportunità a giovani e meno giovani di fare un percorso formativo, completamente pagato e svolto da assunti, per far conseguire la patente D e CQC (abilitazioni costose che sono spesso una soglia di ingresso per molti non sostenibile) offrendo la sicurezza di un posto di lavoro. L’Accademia sta già formando 75 ragazzi under 29 e, visto il grande interesse, ha esteso questa opportunità anche agli over 29, avendo come risposta la candidatura di 168 potenziali conducenti. La scelta è di rendere questa iniziativa strutturale per garantire un corretto bilancio con il turnover”.

Manutenzione dei bus

Nel suo comunicato l’azienda toscana parla anche della manutenzione dei bus, anche quella finita sotto la lente critica. “Nel primo anno di gestione Autolinee Toscane ha messo in campo complessivamente 40 milioni di euro per acquistare 200 nuovi bus, in pratica ne ha acquistato uno ogni due giorni, anticipando al primo anno gli investimenti previsti nei primi due, a cui si aggiungono i 60 bus noleggiati dal primo giorno di gestione per rispondere all’immediata necessità legata non solo alla carenza di bus ma anche alle condizioni di quelli ereditati: tra questi infatti 77 erano da rottamare completamente. Nelle nostre 28 officine, dove operano 290 addetti dedicati, sono stati svolti 181.242 interventi di manutenzione, cioè 15.000 interventi mensili, 65 su ogni autobus in media, su un parco mezzi anziano e più suscettibile ai guasti. Anche per questo, come procedura uniformata su tutto il territorio, ogni bus è stato corredato da una scheda con tutti gli elementi per identificare i precedenti e futuri interventi”.

Biglietti e abbonamenti online

Autolinee Toscane rivendica il successo del nuovo meccanismo di vendita on line: “Tra gli sforzi anche quello legato al rapporto con i passeggeri e all’accessibilità al mezzo pubblico. Fin da subito abbiamo strutturato un nuovo sistema di vendita digitale e controllo tramite codice fiscale. La risposta dei toscani è stata eccezionale: 316.070 iscritti al portale, 558.140 abbonamenti, oltre agli oltre 18 milioni di biglietti venduti. Dopo decenni di criticità, per la prima volta sono state azzerate le code alle biglietterie nella fase di avvio del nuovo anno scolastico. In più è stata fatta un’operazione sostenibile – con oltre 200mila tessere non stampate – e comoda per l’utente, che può salire sul bus senza preoccuparsi di portarsi tesserine e abbonamenti cartacei”

Il futuro dell’azienda

Cosa ci si deve aspettare per i prossimi 365 anni?  “La prima sfida, ormai nota, è quella di ridurre ed annullare la carenza di conducenti, anche rendendo strutturale l’esperienza dell’Accademia. La seconda è continuare a rinnovare il parco mezzi, anche supportati da fondi nazionali, regionali. Siamo già al lavoro perché, entro il 2025, metà del parco mezzi sarà rinnovato: acquisteremo 1.200 nuovi bus. Significa un investimento di circa 240 milioni di euro. Poi c’è il PNRR e, nel pieno rispetto dei contratti e dei tempi indicati (spesso da Autolinee Toscane anticipati), prevediamo l’introduzione di innovazioni, come un futuro ecosistema digitale per il passeggero, concludere la sperimentazione ed attivare il sistema AVM che consentirà di dare informazioni in tempo reale sui bus in tutta la Toscana e, in accordo con la Regione, introdurre nuove paline elettroniche. Il nostro obiettivo, sempre dichiarato, è quello di garantire una qualità del servizio pari a quello presente nelle migliori realtà europee”.






Le critiche dei cittadini, sindacati e istituzioni

Questo è il bilancio dell’azienda. Quello che si è letto nelle cronache e quello che si sente alle fermate degli autobus, però, è molto diverso. I cittadini parlano di disservizi, corse dimezzate, corse saltate. 

In quest’anno il sindaco Nardella e l’assessore alle infrastrutture e trasporti regionale Stefano Baccelli sono intervenuti per ‘denunciare’ pubblicamente i problemi del trasporto pubblico, soprattutto a Firenze.

“Dopo un anno di attività di AT: salari da fame, discriminazioni retributive e normative, contratti precari, tagli dei riposti, incrementi dei tempi di lavoro. Dopo un anno di attività di AT: percorrenza da formula 1, centinaia di turni in bianco e variazioni che escono nel pomeriggio inoltrato. Un anno di clima di guerra: tra insulti e percosse che hanno dovuto subire gli autisti da utenti e passeggeri a causa dei disservizi frutto della mala gestione di AT”, si legge sulla nota di Cobas Lavoro Privato.

Il sindacato ha appeso, infatti, degli striscioni  fuori dalla sede di viale dei Mille in un presidio di protesta: “12 mesi di vergogna! Tornatevene in Francia” e “Spegnete pure la vostra candelina ma il desiderio lo esprimiamo noi. At-Ratp via dalla Toscana”,

Il giudizio finale spetta solo ai cittadini, a coloro che ogni giorno usano i mezzi pubblici per spostarsi per la città.

Un anno di Autolinee Toscane: promossi o bocciati?

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