Notizie in Tempo Reale dal Territorio

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Elezioni comunali

Strada in Chianti, gruppo VIVA: “il rispetto dei beni culturali salva l’immagine di una comunità”






Strada in Chianti – Di seguito il comunicato stampa diffuso dal gruppo consiliare VIVA – Cittadini per Greve in Chianti in merito all’abbattimento dello storico muro medievale del Borgo stradese:

Da anni, la Parrocchia di Strada in Chianti ha presentato una serie di progetti di edificazione nell’area dell’ex asilo di Strada.

Solo chi è nato a Strada in Chianti sa cosa significa per la comunità della frazione,  la parziale alienazione di quel grande spazio compreso tra Piazza Landi, via della Chiesa e via della Fonticina.

Fino agli anni ’50 era un’oliveta che faceva parte di un podere; poi essa venne acquistata da un privato e donata alla comunità stradese per la realizzazione di un campo sportivo, insieme al nuovo circolo Aurora (e già il nome esplicitava la volontà creativa di quei giovani che, usciti dal dopoguerra, furono disposti a sacrificare il loro tempo per donare al paese un luogo ricreativo). Fu fondata una società sportiva che per anni andò avanti, insieme al circolo Acli. Successivamente, vicino al campo sportivo, fu costruita una scuola materna per i figli di quei ragazzi che nel frattempo erano cresciuti. Con l’incremento della popolazione, negli anni ’70 venne edificato il nuovo plesso di via Togliatti e il vecchio asilo, ancora di proprietà della parrocchia, divenne il centro sociale in cui quegli stessi bambini crebbero con l’accompagnamento del parroco di allora, Don Paolo Giannoni, che per venticinque anni svolse la sua opera per la comunità della frazione. Con il susseguirsi dei parroci successivi, quello spazio fu abbandonato fino a che a qualcuno venne in mente di trasformare quel luogo in uno dei tanti centri residenziali del paese, di cui nessuno sentiva la necessità, e di edificare in una parte del grande campo sportivo un nuovo centro parrocchiale.






Da allora sono passati diversi anni, durante i quali una parte della popolazione si è battuta contro questa decisione ed ha presentato una proposta alternativa di recupero ambientale ed energetico dell’edificio, offrendo anche al Consiglio parrocchiale una serie di “promesse” di autofinanziamento, che sarebbe bastato a coprirne le spese. Ma niente è servito a bloccare l’operazione immobiliare, che ancora oggi, sembra impossibile, qualcuno reputa un miglioramento della zona, come se l’edificazione di uno spazio in gran parte libero potesse nel 2021, a fronte di una crisi economica e di una demografica, risolvere i problemi della comunità stradese, che manca di tutto fuorchè di nuove case.

I cittadini che oggi si riconoscono nel gruppo consiliare VIVA – Cittadini per Greve hanno sempre seguito criticamente questa operazione, sia aderendo a suo tempo alla proposta alternativa, che presentando le osservazioni nei momenti di partecipazione degli atti. L’ultimo intervento è stata l’interrogazione presentata al consiglio comunale del 29 aprile scorso, che chiedeva il rispetto della legge di tutela dei beni culturali (D. Lgs 42/2004) in quanto, trattandosi di un bene di proprietà di ente ecclesiastico ed in parte con età superiore ai settanta anni è vincolato ed ogni intervento è sottoposto all’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Nello specifico si sottolineava la necessità di richiedere l’autorizzazione per il previsto abbattimento del muro su Borgo Paoli e Via della Fonticina, la strada di origine altomedievale che collegava l’antica chiesa con il borgo antico. La modifica di quell’incrocio rappresenterebbe infatti la distruzione di uno degli ultimi segni di riconoscimento del tessuto e dell’immagine di questo paese, che nel tempo è stato completamente privato della sua identità, seppure povera ed essenziale.






Apprendiamo quindi volentieri che il nuovo progetto adottato dalla maggioranza nel consiglio comunale,­­­­­­­­­­ sebbene confermi e peggiori in gran parte il progetto ormai (aimè) approvato, mantiene il vecchio accesso di Borgo Paoli, mantenendo il muro esistente.

La storia di questo muro, almeno fino ad ora, conferma l’importanza del rispetto delle normative vincolistiche, che tanti vorrebbero bypassare per snellire le procedure e rendere più veloci le trasformazioni. Per fortuna almeno qualche legge rimane a mantenere un minimo quei beni culturali che fanno dell’Italia un tesoro, anche se non tutti lo sanno trovare.

Invitiamo inoltre l’Amministrazione comunale a tenere fede a quanto detto in consiglio comunale svolgendo un’assemblea pubblica su questo piano urbanistico prima della conclusione del periodo concesso per la presentazione delle osservazioni. Ricordiamo che tutti i cittadini possono presentare osservazioni entro il 16 luglio.”

Torna in alto