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Scandicci, il silenzio…del colpevole: Leba non ha risposto al Gip, confermato l’arresto






(ANSA) – FIRENZE, 29 MAR – Si è avvalso della facoltà di non rispondere al gip Ilir Leba, l’impresario edile albanese di 48 anni arrestato dai carabinieri per l’omicidio in strada di Scandicci (Firenze) di Tommaso Dini, commerciante di 50 anni, accoltellato mortalmente nella notte tra sabato e domenica con quindici colpi inferti che gli hanno procurato il decesso in ospedale, al San Giovanni di Dio.

Questa mattina il giudice Federico Zampaoli ha convalidato l’arresto.

Leba è difeso dall’avvocato Neri Cappugi e lo stesso uomo 48enne si era presentato in caserma dopo l’accaduto, quando Dini non era ancora morto. Per lui il gip ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal pm Carmine Pirozzoli, in passato tra aggredito e aggressore ci sarebbero stati degli screzi, non è chiaro se determinanti per spiegare il movente, ancora in corso di accertamento, che avrebbe indotto 48enne ad accoltellare Dini alle gambe e al torace. Sempre secondo quanto appreso, in passato tra i due ci sarebbe stata anche una precedente lite. 

Le indagini stanno continuando anche grazie all’ausilio delle telecamere del locale Kebab presente in Piazza della Piave, luogo di ritrovo anche notturno, in particolare modo per gli avventori di una vicina sala giochi. Proprio lì, dal kebabbaro, si trovava Ilir Leba prima dello scontro tra i due uomini coetanei, avvenuto con un coltello a serramanico nella mano dell’uomo di origine albanese.

L’arma del delitto, gettata dall’omicida dopo il fattaccio, non è stata ancora ritrovata.






Omicidio di commerciante a Scandicci, luogo delitto, fiori ricordo e tracce sull’asfalto. (ANSA)






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