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Sara Bartoli: tragedia nel Chianti

Una tragedia che leva le parole, leva il fiato, leva tutto.
Sara Bartoli, trent’anni, residente a Mercatale in Val di Pesa è stata investita ieri pomeriggio, il 27 Luglio, sulla Grevigiana per Mercatale, in zona Le Corti.
Una tragedia.
Quella strada è maledetta, nel 2011 morì una ragazza appena ventenne e ieri è toccato alla guerriera chiantigiana, guerriera per davvero.

 






Sara era un’atleta, campionessa appassionata di OCR, Obstacle Course Race, gare di forza e resistenza su tracciati ad ostacoli svolte anche nel fango. Ieri pomeriggio, in quel punto maledetto, Sara si stava allenando come faceva sempre, stava correndo quando una macchina l’ha presa in pieno. Il guidatore, ragazzo della medesima età di San Casciano in Val di Pesa, ha dichiarato di esser stato abbagliato dal sole ed ha provato, ahimè invano, a soccorrere Sara. Anche i soccorsi hanno tentato di tutto ma le condizioni della ragazza erano già gravissime al loro arrivo.






I messaggi degli amici, dei compaesani e dei sostenitori sono infiniti, come il dolore che si prova davanti a una tragedia come questa. Impossibile descriverlo a parole.
Anche l‘ASD Il Gabbiano, l’associazione sportiva dilettantistica di ginnastica ritmica, saluta Sara così: “Sei cresciuta nella nostra palestra, con passione, perseveranza e tenacia, hai visto nascere la nostra società e per prima l’hai fatta conoscere. Sei stata ESEMPIO per generazioni di nostre ginnaste che guardando te hanno creduto nei loro sogni e allo sport e ai suoi valori più belli hai scelto di dedicarti sempre. Un immenso dolore nel sapere quanto è accaduto, il pensiero alla tua famiglia, a tuo fratello, tua mamma e tuo babbo: il nostro insostituibile Vice Presidente, fondatore dell’associazione, e che da sempre ha sostenuto e creduto in ogni nostro progetto. Siamo senza difese di fronte a questa tragedia e incapaci di comprendere. Possiamo solo promettere che porteremo avanti con ancora più determinazione e passione il nostro lavoro perché insegni a tante altre bambine e ragazze, lo stesso amore per lo sport che hai sempre avuto tu. Ciao Sara.”






C’è choc, c’è silenzio, dolore, incredulità e qualsiasi parola sarebbe di troppo.
Ci stringiamo al dolore della famiglia e di tutti coloro che hanno incociato il cammino di questo splendido angelo.

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