Notizie in Tempo Reale dal Territorio

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Temi del momento

Promozione, che Antella! Olivieri colpisce, il Lanciotto impatta sui pali

Foto di Andrea Rontini

 

Antella 99-Lanciotto Campi 2-0
ANTELLA 99: Vadi, Cipriani, Grattarola, Lanotte, Raganati, Bartolini, Merciai, Tacconi, Manetti Sam., Olivieri, Santucci. A disp.: Scro, Kortz, Manetti Sac., Aiello, Bandini, Chiti, Lepri E., Tamburini, D Angelo. All.: Morandi Claudio
LANCIOTTO CAMPI: Targioni, Benelli, Esposito Goretti, Bambi, Mazzanti, Di Giusto, Cecchi, Manzatu, Delli Navelli, Afelba, Verdi. A disp.: Roselli, Scarlini, Bonciani, Biondi, Ballerini, Bini, Algerino, Fathou, Ascolese. All.: Selvaggio Rosario
ARBITRO: Matteo Martini di Arezzo
RETI: 45° Olivieri, 79° Bartolini

 

In settimana “La Nazione” sentenziava che l’Antella, dopo la vittoria col Lebowski, era ufficialmente salva. Un “eufemismo” che definiva una verità inconfutabile ma non rendeva adeguata giustizia alla cavalcata bianco-celeste: dopo pochi giorni, infatti, quella stessa squadra si trova ad avere le vertigini e guardare tutti dall’alto. Almeno per i prossimi sette giorni che saranno di avvicinamento ad un esaltante match: Audax Rufina vs Antella, ovvero 37 punti contro 38, seconda contro prima.

Ieri, alle 17:00 circa, il Girone B di Promozione viveva l’ennesimo avvicendamento in testa alla graduatoria: Lebowski per le primissime giornate, Affrico per gran parte dell’andata, Lanciotto in preda ad una striscia di vittorie eclatante, Audax Rufina all’insegna della costanza di rendimento, adesso Antella come rivelazione. La squadra di mister Morandi è l’outsider di turno, tecnicamente la meno attrezzata per stare lassù tra le 4-5 contender ma alla matematica non si può imporre l’opinionismo.

Intendiamoci, il campionato è ancora lungo: altri 270 minuti che potrebbero confermare o ribaltare il risultato, più e meglio di Alessandro Borghese. Potrebbe realmente accadere di tutto – 5 squadre hanno ancora ambizioni da titolo – ma a quest’Antella va dato merito di essere dov’è. Ovvero lassù: la compagine col campo più sconnesso (se la gioca con il San Piero a Sieve) e con il gioco meno brillante ma con una solidità che compensa i centomila difetti.

A voler trovare un paragone con l’attualità, azzardato ma passatecelo, l’Antella è l’Elly Schlein della Promozione: “Non c’hanno visto arrivare”…disse la neo-segretaria del PD dopo la vittoria inattesa.






Ieri, ad inciampare sulle zolle di Via di Pulicciano è stato un Lanciotto che sognava in grande: vincere per i ragazzi di mister Selvaggio avrebbe significato agganciare la Rufina a quota 37. Invece il congegno rosso-blu si è disinnescato sulle imperfezioni del campo, sui legni della porta difesa da Vadi e sul cinismo dei locali.

Meglio, molto meglio, l’Antella nella prima frazione di gioco che parte subito forte con un traversone di Merciai non sfruttato dal duo Santucci – Manetti. Pochi minuti più tardi l’offensiva antellese si costruisce a ruoli invertiti: Manetti arriva sul fondo, ottima giocata a rimorchio per l’accorrente Merciai che colpisce di prima intenzione ma la sfera viene deviata in maniera decisiva da Benelli. Il Lanciotto si affida alla fisicità di Cecchi ma soltanto in un’occasione gli ospiti riescono a trovare la via della conclusione con Verdi, tiro centrale.

Ancora Antella che spinge col treno Tacconi ed attacca di squadra: Grattarola gran traversone per Manetti ma la deviazione al volo resta in canna. E’ il 40° e la gara si sblocca: fallo laterale, Santucci mette giù, c’è un rimpallo, la sfera arriva sul sinistro di Olivieri: tiro secco, deviato q.b. (quanto basta) e Targioni messo fuori dai giochi. 1-0. Per Olivieri è il 4° centro stagionale, primo su azione. 

 

Si va negli spogliatoi. 
Il Lanciotto, nel corso dell’intervallo, organizza l’attacco al castello inespugnabile, butta dentro Algerino e Fathou e si mette a trazione decisamente anteriore. Cambi tecnici e tattici che si fanno sentire: l’Antella si abbassa e gli ospiti si fiondano come frecce nella retroguardia di casa. Si contano 3-4 occasioni buone, costruite in maniera arrembante, ordine poco e tanta sostanza: Cecchi prende in pieno una clamorosa traversa a Vadi battuto, dunque numerosi falli laterali lunghi diventano apnee in serie per l’Antella.

Vadi non deve compiere miracoli ma il Lanciotto preme: altro giro, altra traversa…ancora con Cecchi. Il Lanciotto grida al complotto contro la sventura, L’Antella tira il noto sospiro di sollievo.

Poi, mentre il gol per gli ospiti sembra più che nell’aria ecco il 2-0 dei bianco-celesti. Tacconi si esibisce in una delle sue cavalcate e conquista un fallo in prossimità del corner di sinistra, Merciai batte sul secondo palo, Bartolini svetta ed esulta. Fallo del n.6 di casa? Martini non lo ravvede e il Lanciotto, forse più per la stanchezza che per altro, neanche protesta.

E’ il primo gol tra i “grandi” per il classe 2002, gol che ossigena un’Antella francamente sfiancata dalla pressione avversaria. Il Lanciotto ci prova ancora con estrema dignità ma quando un indisturbato Ascolese, a 4 metri dalla porta, conclude a lato alza bandiera bianca: giornata stregata in zona gol.

Finisce così, 2-0.

Torna in alto