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OSMA, incubo parcheggi: finestrini spaccati e danni alle auto dei dipendenti!

Una nuova grave criticità per i dipendenti dell’OSMA: dopo la cantierizzazione del parcheggio dietro la palazzina (ovvero 180 posti auto inutilizzabili) e il guasto alle sbarre che consentivano l’accesso a chiunque, adesso i parcheggi dipendenti sono preda dei vandali.

 

Andare a lavorare per pagarsi i danni alla propria auto. Un bel paradosso, non è vero? Estremizziamo, ma il concetto alquanto illogico è tratto da una storia vera e fa salire una certa rabbia.

A sollevare la questione sono i dipendenti dell’Ospedale di Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, luogo interessato da fatti di cronaca che si ripetono con una certa e preoccupante frequenza. Da un mese a questa parte episodi analoghi si rincorrono sulle bocche delle vittime e dei colleghi: circa 5-6 auto sono state danneggiate mentre erano regolarmente posteggiate nei parcheggi riservati ai dipendenti dell’OSMA. Forature alle gomme, specchietti rotti, finestrini in frantumi ma senza furti all’interno delle auto, come se cercassero qualcosa senza trovarla.

Ritrovamenti che generano svilimento e angoscia tra gli impiegati dell’ospedale di Ponte a Niccheri: l’ultimo episodio della serie risale a ieri, quando un infermiere è tornato alla propria vettura dopo il turno lavorativo di otto ore, scorgendo l’amara sorpresa. Finestrino spaccato e vetri all’interno, in un‘azione vandalica effettuata in pieno giorno.

 

I casi incriminati sono avvenuti nei parcheggi per dipendenti di fronte al nuovo Pronto Soccorso e al di là della carreggiata viabile (Via dell’Antella), aree riservate ai lavoratori OSMA ma comunque facilmente accessibili a chiunque.

Con l’incremento delle segnalazioni, oltre alle denunce piovute alla vicina caserma dei Carabinieri della stazione di Grassina, i dipendenti e delegati sindacali hanno portato la loro giustificabile istanza alla Direzione Sanitaria e agli Uffici dell’Area Tecnica dell’OSMA, comunicando a più riprese quanto sta succedendo e chiedendo nuove tutele.

“E’ una situazione assurda, nessuno di noi si diverte a lavorare per pagare danni incomprensibili alle auto, posteggiate per di più in aree che dovrebbero essere sicure. Da tre anni a questa parte chiediamo l’installazione di telecamere, ora più che mai necessarie per tranquillizzare i dipendenti e scoraggiare nuovi episodi”. 

Come risolvere la questione? 

Parola d’ordine: TELECAMERE. I dipendenti chiedono un intervento quanto più tempestivo possibile della direzione sanitaria, attraverso l’installazione e l’attivazione delle telecamere, richieste da tre anni ed unico deterrente realmente utile alla causa. 






 

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