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Ma si, ci sta! 1 a 1 con la Sangiovannese, così finisce il 2020 grassinese






Un turno infrasettimanale nel grigiore dell’inverno valdarnese, così si conclude l’anno calcistico dei rossoverdi: un pareggio giustissimo. Senza troppi rimpianti, senza aver demeritato niente di questo punticino portato a casa in chiave salvezza.

Sono passate 72 ore da quel polemifero 2 a 4 subito in casa contro l’Ostia, il Grassina in questa complicata trasferta aveva un solo compito: quello di non lasciare l’intera posta a quella che presumibilmente sarà una diretta rivale per la salvezza.

La partita inizia nel peggiore dei modi: la Sangiovannese dopo neanche un minuto è già in vantaggio con Ballerini (alla seconda incursione in area!), Cecchi respinge un tiro da fuori, ma sulla ribattuta ci può fare poco.
Il Grassina riesce a reagire, quantomeno si riversa in avanti, ma così facendo rischia di regalare il 2 a 0 ai padroni di casa, che però non capitalizzano; significativa una sanguinosissima palla soffiata alla difesa grassinese, ma non insaccata grazie anche a un bell’intervento dell’estremo rossoverde.

Potrebbe sembrare l’inizio di un calvario, però il Grassina non ha intenzione di fare come con l’Ostia, è ben lungi da regalare una mezz’ora intera agl’avversari.
È il 17º quando Bellini intelligentemente converge dalla sinistra verso il centro dell’area, subendo il fallo che costa alla sangiovannese un rigore a sfavore. Sul dischetto si presenta lo stesso Bellini che non sbaglia.

GUARDA IL RIGORE DI BELLINI QUI

Il primo tempo è davvero bello, con le due compagini che – pur senza sopraffarsi mai – annoverano diverse occasioni, la più clamorosa delle quali è un palo pieno colpito dallo stesso Bellini a ridosso del duplice fischio.






La ripresa è di tutt’altro tenore e le occasioni di conseguenza latitano.
La Sangiovannese si fa più padrona del centrocampo, ma dalle parti Cecchi non succede granché.

Il Grassina pare accontentarsi del pareggio anche perché si ritrova con ben 7 ammoniti (frutto di un’arbitraggio fiscale al limite del ridicolo ai danni dei rossoverdi sopratutto), per cui alzare l’intensità rischierebbe di far peggio che meglio.
I cambi di Innocenti e dell’omologo biancoblù non sortiscono effetti, tanto che gli ultimi 4 minuti di recupero lasciano spazio solo a una punizione dalla destra concessa ai padroni di casa che non concretizzano.

Un triplice fischio che giunge senza far esplodere di gioia nessuno e senza far disperare nessuno

Un po’come l’intero anno calcistico di entrambe le formazioni: il Grassina autore di una stagione memorabile, terminata col rimpianto di non averla potuto concludere sul campo (e un inizio del corrente campionato fatto di un’altalena tra batoste e godurie) e una Sangiovannese partita benissimo lo scorso anno e ritrovatasi ad annaspare nelle zone basse della classifica e quest’anno nelle mani di un organico molto giovane che par destinato a stagnare a metà classifica.

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