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“La matematica che unisce il mondo”: il Cavallo vince il carnevale medievale di San Casciano

 Il Cavallo ha fatto la sua corsa nel segno e nel nome della cultura dei numeri, quella fame di conoscenza che inebriò uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, Leonardo Bonacci detto Fibonacci (Pisa 1170 – Pisa 1242). Un abitante simbolico del castello sancascianese che da anni, grazie ad un’opera di arte contemporanea di Mario Merz, troneggia sulle mura medievali con la sua celebre successione dei numeri naturali, tratta dal Liber abbaci (12021-1228).

Il Cavallo, passo dopo passo, ha galoppato tra i sentieri e i capitoli della storia e del Carnevale medievale sancascianese. Ha fatto la sua corsa ed ha vinto. Il tema della scienza matematica che unisce mondi e culture distanti, portato sulla scena di piazza della Repubblica dalla Contrada bianconera, guidata da Andrea Paliotto, ha conquistato la giuria dell’edizione numero dodici del Carnevale medievale sancascianese. Con il punteggio raggiunto (125) il Cavallo ha eguagliato il risultato del Leone, condotto da Alessio Batistini, ma avendo totalizzato un numero più elevato nel giudizio complessivo della giuria storica si è aggiudicato le chiavi della città. Dietro Cavallo e Leone ci sono la Contrada della Torre, diretta da Andrea Castrucci, che ha totalizzato 116 punti, la Contrada del Gallo, affidata alla regia di Larissa Frosali, con 110 punti, e la Contrada del Giglio, guidata da Melissa Zampoli, che è riuscita a portare a casa 104 punti.

Tanti gli aspetti che hanno portato la Contrada vincitrice a piazzarsi al primo posto nella classifica della competizione teatrale, anima pulsante della rievocazione storica d’ispirazione medievale. La magistrale interpretazione dei contradaioli e delle contradaiole, espressa tra le altre nella gioia della grande scoperta dal matematico pisano, la danza dei numeri viventi, frutto della sintesi perfetta tra i procedimenti della geometria greca e il calcolo usato dalla matematica araba e alessandrina, le atmosfere orientaleggianti curate nei dettagli, l’originalità dei carri, raffiguranti la cultura scientifica da un lato e la natura con il simbolo della Sezione aurea, come linguaggio matematico della bellezza e dell’armonia nella natura, dall’altra, hanno convinto le due giurie, la popolare e la storica, costituite da storici, docenti universitari, scultori, artisti, esperti di tradizioni popolari. Il messaggio trasmesso dal Cavallo si è rivelato un felice inno alla matematica come forma invisibile dell’anima, come spazio culturale di incontro tra popoli, come simbolo di ricchezza nella diversità, di conoscenza, prosperità e pace.

“Sono entusiasta – ha affermato il capocontrada Andrea Paliotto – di aver potuto vedere la gioia negli occhi dei contradaioli e delle contradaiole del Cavallo, una gioia spontanea e liberatoria. Un traguardo meritato per l’impegno e gli sforzi che tutti noi abbiamo fatto negli ultimi anni. Ed una vittoria che arriva esattamente a 10 anni dalla prima chiave conquistata. Grazie a tutti coloro che lavorano per dare vita ogni anno a questa fantastica e unica manifestazione”. Per la Contrada del Cavallo si tratta della terza vittoria nella storia del Carnevale, il primo trionfo nel 2014, il secondo nel 2015.La matematica che unisce il mondo: persone, culture e natura”, questo il titolo della rappresentazione, è stata ideata dalla contradaiola Anna Cudin che ne ha curato anche la regia.

Con il Cavallo ha vinto la creatività in maschera ma soprattutto ha vinto la comunità sancascianese. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione delle Contrade Sancascianesi in collaborazione con il Comune, ha realizzato ancora una volta l’obiettivo di riscoprire e valorizzare il piacere di ritrovarsi e stare insieme. Da 12 anni il Carnevale Medievale sancascianese coniuga tradizioni popolari, espressività artistica, manufatti e sapienza artigianale, ricerca storica. Protagonisti i sancascianesi, attori, registi, scenografi, ballerini, musicisti, drammaturghi che per un giorno hanno messo in scena parate spettacolari con la partecipazione di 800 figuranti ed esibizioni travolgenti ed emozionali, ideate ed elaborate ‘in casa’ per riportare San Casciano indietro nel tempo, agli albori della sua ricostruzione, avvenuta nella seconda metà del 1300.

“La manifestazione ha fatto centro – ha commentato soddisfatto il sindaco Roberto Ciappi – ha ricreato una bellissima atmosfera di festa per le vie del centro storico è stata un’edizione particolarmente creativa ha elevato il livello di tutte e cinque le contrade, dominata dall’impegno collettivo, dal volontariato culturale, appassionato e sensibile, ai temi della tradizione popolare e storica che nel nostro territorio ha affondato radici solide”.  San Casciano ha compiuto un tuffo nel passato. La magia del Medioevo si è arricchita di vari tipi di intrattenimento come il mercato medievale, gli spettacoli, i giochi di strada, l’accampamento gli intrattenimenti musicali e l’ottima gastronomia che ha deliziato i palati di grandi e piccini.

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