Era lo scorso dicembre quando riportavamo su queste pagine il ritrovamento spiacevole di siringhe in zona Sassi Neri ad Impruneta, notizia che implicava un problema relativo alla sicurezza di uomini ed animali frequentati la zona oltre che interrogativi su dinamiche sociali legate all’uso di pesanti sostanze stupefacenti.
Dopo alcuni mesi, gli occhi di una cittadina imprunetina han constatato che niente è cambiato: “Ho portato fuori i miei cani, inoltrandomi verso via delle terre bianche e qui, in uno slargo, ho trovato di tutto.”
Nel dettaglio: preservativi, mascherine, fazzoletti. Anche, appunto, una siringa con ago, pericolosa per gli animali portati a spasso in aperta campagna.
Al di là della riflessione sociale che può nascere, la segnalazione serve ad attenzionare l’area con controlli più frequenti delle Forze dell’Ordine, a sollecitare una posizione risolutiva delle Istituzioni comunali (incremento di sorveglianza con ausilio di telecamere?) e, anzitutto, a ripulire la zona boschiva contaminata da una mini-discarica a cielo aperto a pochi metri da Piazza Bandinelli e dal centro storico.