Il Grassina torna al Pazzagli dopo la sfida della Rufina contro il Pontassieve, dopo quel punto che è pure stato stretto ai rossoverdi di Pozzi che nel finale hanno messo alle corde i locali. Il Foiano nel turno precedente invece era stato capace di strappare un buon punto al Figline.
Fa strano pensare a un Grassina che annaspa nelle zone basse della classifica anche in eccellenza, eppure si: quello che è andato in scena al Pazzagli tra i rossoverdi e i granata della Val di Chiana era uno scontro salvezza in piena regola.
Il Foiano appare da subito più strutturato e compatto, il Grassina però nonostante continui a apparire disunito e macchinoso, ha il merito di capitalizzare la prima occasione di cui può usufruire. Tocca infatti a Micchi battere l’estremo ospite per l’1 a 0, quando siamo al 5º minuto.
Per rivedere il Grassina pericoloso in avanti ci sarà da attendere il tramonto della sfida, perché dopo questo vantaggio, giunto quasi come un fulmine a ciel sereno, ricomincia il predominio ospite.
Il Foiano non ha i mezzi per mettere il Grassina alle corde nel ricercare il pari immediato: di tiri in questa gara se ne vedranno assai pochi in entrambe le porte, però la maggior fluidità di gioco e la capacità di rubar palloni, alla fine, frutta agl’aretini il pari sul finire del primo tempo con Rufini che batte Lombardini sugli sviluppi di una punizione conquistata dagli ospiti.
Si va negli spogliatoi quindi in parità, un risultato alla fine giusto per quel poco visto su entrambi i fronti. Il rientro in campo dopo l’intervallo per gli uomini di Pozzi è tutt’altro che contraddistinto dalla foga di una squadra che deve in tutti i modi ritrovare il vantaggio.
Le occasioni latitano e anzi, il Foiano sembra semplicemente in attesa del momento giusto per trovare il gol del vantaggio che infatti arriva da corner a metà ripresa: è Travaglini – casualità del destino, ex Antella – che sotto porta, insacca il 2 a 1 al 24º per la gioia del nutrito seguito ospite.
Non cambia assolutamente nulla, il Grassina non si scuote, forse è questa la cosa più deprimente: i rossoverdi appaiono incapaci di organizzare un assedio alla porta ospite. Appare, il Grassina, senza idee, tanto che neanche i cambi sortiscono l’effetto sperato.
Il finale della sfida col Pontassieve qui non si realizzerà mai nei minuti che precedono il triplice fischio; ci si arriva immersi in un clima di frustrazione, senza nemmeno l’accenno di un assedio. Arriva solo una conclusione da fuori su cui però è reattivo l’estremo foianese.
Per il resto s’è visto davvero uno spettacolo avvilente: una squadra a cui non pare neanche che manchi la voglia, ma semplicemente non in grado di impensierire anche una diretta rivale per la salvezza, quale si presume essere il Foiano.
In questa domenica di malinconia, in questa domenica in cui si è visto forse il peggior Grassina degli ultimi anni, qualcosa di positivo al Pazzagli c’è stato: una tifoseria che per 90 minuti non si è chetata un attimo nel sostenere i ragazzi in maglia rossoverde, nella speranza di un sussulto, di un segnale di riscossa che però ahinoi non arriva.
Sarà presto per parlare di ultima spiaggia a Gaiole domenica prossima? Chi lo sa, sicuramente non andare a punti neanche con la Chiantigiana dipingerebbe un orizzonte plumbeo per la compagine rossoverde.
