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Elezioni comunali

Bella, larga, frammentata e incompleta: è la pista ciclabile dell’Antella, le osservazioni di “BaRinBici”

 

Pista ciclabile dell’Antella: considerazioni, criticità, tempistiche di un’infrastruttura auspicabile e incompleta. E’ evidente e oggettiva l‘incompiutezza di un’opera che al momento non ha sbocchi e rende gli avventori simili ai criceti sulla ruota: avanti e indietro, avanti e indietro. 

Non contestiamo l’infrastruttura in sé: una pista ciclabile che colleghi Antella e Ponte a Niccheri servendo Ospedale, scuola Redi, Biblioteca comunale e l’impianto Andrea Pazzagli è un’opera strategica necessaria. In questi anni di cantiere – che non son pochi, 5-6 circa – andare a piedi sul marciapiede dissestato del “viale di’ Niccheri” assomigliava ad uno sport estremo.

Un’opera andrebbe giudicata quando finita e realmente utilizzabile. Tuttavia, se le Istituzioni sentono l’urgenza di inaugurare metà lavoro anche i cittadini commenteranno quella porzione di lavoro definendola, ovvio, incompleta.

Tra coloro che hanno avanzato osservazioni c’è “BaRinBici” ovvero il distaccamento ripolese di FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che ha solcato la nuova infrastruttura alla ricerca di consigli per il secondo tratto.

Il nuovo segmento di pista ciclabile, coincidente con 650 metri che arrivano al cancello del Pedriali, si legano al breve percorso promiscuo pedone-bicicletta preesistente (di fronte alle fabbriche e fino al benzinaio, per intendersi): le criticità che riporteremo di seguito, individuate da BaRinBici, riguardano l’intera pista ciclabile (vecchio e nuovo tratto).

1° criticità – frammentazione, discontinuità, brevità

  • La frammentazione della pista ciclabile: e su questo non ci piove. Il Comune di Bagno a Ripoli ha concluso la parte che gli spettava (e per questo evidentemente festeggia) e ora attendiamo il completamento a cura di Autostrade. Come sottolinea BarinBici: al momento non è garantita alcuna continuità e il secondo finanziamento per opere compensative della Terza Corsia dell’A1 permetterà di realizzare in futuro (ma quando?) il tratto davanti all’Ospedale fino allo svincolo di Ponte a Niccheri.
  • I segmenti diversi delle ciclabili: la continuità della ciclabile è inoltre spezzata dalla ricucitura del vecchio e del nuovo tratto che porta ad avere due ciclabili diverse in continuità; la vecchia, lunga pochi metri, larga 1,5 metri, ridipinta, porta una sola bici alla volta in una sola direzione, verso Firenze; mentre il nuovo tratto che si allarga a 2,5 metri  è bidirezionale, portando due flussi di bici nelle due direzioni.
  • La brevità del tratto appena realizzato, solo 650 metri. Come sappiamo bene, se la pista ‘non porta da nessuna parte’ e costringe a tornare sulla carreggiata, si disincentiva il suo utilizzo. Inoltre al momento bisogna proprio scendere dal marciapiede e finire sulla strada, all’altezza del cancello di Villa Pedriali, per continuare il tragitto. Come passare da un 5 stelle extralusso alle favelas.

 

2° criticità – accesso e uscita

  • L’accesso alla ciclabile lato Antella: diciamo che la pista ciclabile inizia all’improvviso e si imbocca con manovre ardue e sterzate. Va da sè che parliamo dell’ideale ma la progettualità di un’infrastruttura dovrebbe essere effettuata in base all’ideale, appunto. Come sottolinea “BaRinBici”: “le bici devono quasi fermarsi per fare una curva secca, montare sul marciapiede andando in collisione con eventuali pedoni e poi riprendere velocità, l’uso della ciclabile è di nuovo disincentivato. Il ciclista, anche non sportivo, potrebbe preferire non perdere velocità, benché questo significhi perdere sicurezza ovvero percorrere la carreggiata viabile e non la pista ciclabile dedicata.
  • L’uscita: al momento la pista ciclabile va a sbattere contro il cantiere e ti obbliga a buttarti sulla strada.






3° criticità 

  • La fermata del bus: nel tratto preesistente, di fronte al benzinaio, c’è una fermata dei mezzi pubblici situata proprio nella parte rossa riservata alle biciclette e non c’è segnaletica orizzontale per separare area pedonale e area ciclabile. Accade che coloro che attendono l’autobus ingombrano la parte dedicata alle due ruote.

Quando la pista ciclabile sarà completa da Antella fino a Ponte a Niccheri sarà un piacere percorrerla: già in questi primi giorni di utilizzo del nuovo tratto si segnalano molte più persone intente a camminare, correre, utilizzare la ciclabile salvo poi dover fare i conti con la problematica predetta.

La nuova ciclabile a due corsie ha larghezza 2,5 metri, ovvero il minimo di legge. Il marciapiede si allarga finalmente a 180 centimetri “ed è un piacere in questi giorni vedere che i pedoni in quel tratto non fanno più gli equilibristi su una striscia di 50 cm di larghezza”, come afferma anche BaRinBici.

Chiediamo al comune, sindaco, assessore, uffici tecnici di prevedere una via di uscita dalla ciclabile. La fruibilità di una infrastruttura NON è secondaria: è parte del suo successo, o di contro, del suo fallimento. E, no, non si può aspettare che Autostrade spa completi il secondo tratto.”

BaRinBici si è dichiarato disponibile ad organizzare qualche Bike To School per rompere il ghiaccio, una volta terminata la ciclabile in tutta la sua lunghezza, promuovendo la mobilità dolce tra i giovani studenti.

 

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