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Approvato il bilancio di previsione, le Opposizioni di Impruneta: “Il vero buco nero è, ancora, la scuola!”






Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa a firma Opposizioni di Impruneta – Cittadini Per, Centrodestra, Obiettivo Comune e M5S – relativamente all’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 avvenuto nell’ultimo consiglio comunale del 2020. Nel dettaglio:

“Il 29 dicembre il Consiglio comunale ha approvato, con i voti favorevoli della maggioranza, il bilancio di previsione 2021-2023. Come da noi evidenziato durante la seduta, sono presenti in esso elementi positivi, come le nuove assunzioni previste negli uffici e soprattutto l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche dell’ampliamento del cimitero di Picchirillo, un’opera per la quale la Giunta si muove in ritardo e con molte incertezze sui tempi di realizzazione ma che perlomeno è divenuta finalmente una priorità.

Sono però troppi gli elementi negativi che si riscontrano in questo bilancio, a cominciare dalla mancanza di una visione politica complessiva che faccia capire quale siano le intenzioni della Giunta in merito allo sviluppo del territorio e alla possibilità di risolvere i problemi strutturali dei nostri conti.

Ma il vero buco nero di questo bilancio di previsione è nuovamente legato al discorso scuola. Se da una parte si investono somme di denaro anche importanti su molti edifici del territorio, dall’altra nel piano investimenti non vi è traccia, per il secondo anno consecutivo, dei nuovi plessi ai Sassi Neri.

Il progetto di mandato, il principale obiettivo di legislatura, si trova allo stesso punto morto in cui si trovava due anni fa, ed è impensabile che possano essere fatti dei passi concreti da qui al 2023; il Sindaco neppure risponde alle domande sull’iter procedurale dei nuovi plessi. Addirittura sono le opposizioni, come accaduto nell’ultimo consiglio, che devono dare la notizia che il Cipe lo scorso 15 dicembre ha prorogato di un anno e cioè fino al 31/12/2021 il finanziamento di 4,4 milioni concesso nel 2016.

Nonostante questa proroga siamo consapevoli che anche tra un anno non saremo pronti a partire nella costruzione dei nuovi plessi. L’unico intervento fattibile per cui potremmo spendere soldi che già abbiamo (i 750.000 euro di TERNA), ovvero il recupero completo della scuola di via Roma con il rifacimento del tetto, continua ad essere respinto per una mera presa di posizione.

Alessio Calamandrei sarà ricordato come colui che ha distrutto la realtà scolastica di Impruneta. Il risultato dei suoi dieci anni sarà quello di un fallimento totale, contro il quale continueremo con tenacia a far sentire la nostra voce di dissenso.






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