Due anni dopo la storia, purtroppo, si ripete.
Da gennaio 2019 a gennaio 2021 il filo rosso che li lega è la cronaca che non vorremmo scrivere, che danneggia attività commerciali già condizionate dalla pandemia in corso, che mina le basi della sicurezza sociale ed economica.
La frazione ripolese di Antella deve nuovamente fare i conti con azioni criminose e con il passaggio indisturbato di ladri che, malgrado le indagini che partiranno, non resteranno impuniti: a farne le spese, ancora, le botteghe che aprono la propria saracinesca “sotto la coop” e nel parcheggio adiacente come la pizzeria di Matteo Barbieri “Pizza Bomba” – colpita anche nel 2019 – ed il paninaro di Massimiliano, “Da què ragazzi”, uno di fronte all’altro.
Hanno provato ad entrare, ma lì senza successo, anche alla Farmacia Bischi mentre la gioielleria “Giovannoni” si è salvata.
“Proprio in questi giorni stavo compilando i documenti necessari per installare le telecamere di sorveglianza – ci racconta Matteo di “Pizza Bomba” -…non ho fatto in tempo”.
I malviventi, probabilmente con un piede di porco, hanno forzato la porta sigillata con vetri antiproiettile di Pizza Bomba, già sostituita nel 2019, sono entrati nella bottega ed hanno trafugato. Cosa?
C’erano pochi soldi, corrispondenti al “fondo cassa”, considerato che Matteo dopo il furto di due anni fa non lascia mai contanti a chiusura: hanno forzato la cassa, hanno buttato all’aria ed hanno depredato in maggior quantità cibo. Si, cibo. Come quattro prosciutti sottovuoto, un salame anch’esso sottovuoto ed altri ingredienti.
Ladri in tempo di pandemia…
Alimenti rubati anche nel chiosco dei panini di Massimiliano che, per primo, questa mattina, ha dato l’allarme accorgendosi della mancanza di prodotti che soltanto poche ore fa erano al loro posto.
“Abbiamo chiamato i Carabinieri, in attesa che arrivino per i rilievi del caso”.
Intanto, già ad occhio, si contano i danni: la porta scassinata in maniera irreversibile di Pizza Bomba, la cassa, i vetri. Spese che si aggiungono alle limitate entrate del periodo e alla necessità di acquistare nuovamente i prodotti derubati.
Le telecamere, a questo punto, diventano una priorità assoluta per le botteghe colpite, nuovamente, dai furti.
