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Amatori, il derby è rosso-verde: le PAGELLE del Grassina







Eccole qui, firmate Mirko ScopetanCella: 7 – 0 tiri in porta subiti con un rigore contro in un derby ha del fantascientifico. Buona parte dei meriti sono dei compagni di reparto, che stavolta rende sicuri con numerose tempestive uscite dalla linea di porta. Usa un pendolino per ipnotizzare D’Aquino dal dischetto: lui da una parte, palla sul fondo dall’altra. “ESCO, O NON ESCO…” Pesto – Calcutta, a buon intenditor… Tatini: 7 – Primo tempo bloccato, anche dopo i primi minuti arrembanti del diretto avversario. Sale poi in cattedra con ottime chiusure. Nella ripresa due buone diagonali e un bellissimo salvataggio di testa su angolo condiscono una prestazione eccellente. I crampi ed un improvviso turno di notte in farmacia lo tolgono dai concitati minuti finali. TATINIL CREMA

(Boccaccini: 6) – Dire a Lorenzo di entrare piano sull’uomo è come chiedere a Mentana di non fare maratone elettorali. A 35 primavere ha guadagnato però il giudizio e l’astuzia necessaria per giocare d’esperienza, ed è così che gestisce i 10 minuti finali. FATTI A BOCCONCINI

Scopetani: 7 – Dimenticato inizialmente dalla curva ospite, non entra pienamente in partita. Al primo “figlio di…” si scioglie ed amministra il reparto difensivo in maniera egregia con Damiani. Gioca quasi da libero staccato, abbassando la linea ma non concedendo mai ne un contropiede e nessun 1 vs 1 pericoloso. Duello rusticano col 9 ospite vinto senza dubbio. Da rivedere qualche lancio, anche se qualcuno buono per Bigazzi A. ha messo in difficoltà la retroguardia biancoceleste. COME BONUCCI NEL SENSO ODIOSO VERO?

Damiani: 7,5 – Scopre in settimana di pesare 8 chili meno del compagno di reparto e si esalta. Tiene botta col colosso antellese, uscendo quasi sempre vincitore dai duelli. Nel secondo tempo compie un doppio miracolo rimpallando il numero 8 ospite, salvando il risultato. Regge la pressione finale alla grande, collezionando un altro clean sheet. Da rivedere la maglia della salute bianca ormai di colore indefinito che va dall’ocra al tortora. CONCIMAIO.







Bigazzi: 7 – La fascia da capitano nel derby ormai un must. Molto più tranquillo di altre occasioni nel Clasico ripolese, prova a farsi dare più palloni giocabili, ma viene ignorato come i terrapiattisti ignorano l’esistenza dell’Australia. Sua la punizione che imbecca Simoncini per la sponda del gol vittoria. Lotta con Greco tutta la partita ed a conti fatti non viene mai saltato, uscendo vincitore da uno degli scontri chiave del match. COME COME COMEEEE!?!?! Benedetti: 6/7 – Interpreta il ruolo del frangiflutti, termine ormai scomparso dalle cronache sportive. Strappa, accorcia, s’inserisce, rientra, si allarga. Un tuttofare con i muscoli di Stallone ed i piedi di Busquets. Qualche buona discesa e tanta legna per una prestazione dinamica e utile alla squadra. IRON MAN Moccia: 6,5 – L’unico pallone pulito che riesce a giocare è il calcio d’inizio del secondo tempo. I compagni tendono più al lancio che al fraseggio e lui rimane costantemente a metà strada tra una lancio ed una respinta. Si mette quindi a schermo davanti alla difesa e gioca di posizione. Si porta a casa un pallone per prenderne confidenza visto che ne tocca 3 compreso il riscaldamento. TRE PALLONI SOPRA IL CIELO (Maranghi 6) – Prova a depistare i compagni presentandosi con la felpa rossoverde, ma il tentativo fallisce e viene relegato in panchina. Viene beccato a dare indicazioni agli ospiti e il suo ingresso slitta a 10 minuti dalla fine. Entra ma deve transitare davanti alle panchine con la cavigliera elettronica. SORVEGLIATO






  Secci: 6,5 – Lo scontro con Salvatici a metà campo è di quelli epici. Due veterani a giocarsi ogni pallone nello stesso ruolo. Marcature invertite sulle palle inattive. Ne esce vincitore Francesco, che dopo la tensione iniziale, con un crescendo rossiniano si prende il dominio della zona nevralgica, iniziando a giganteggiare di testa e nei contrasti. Esulta come un gol all’ultima rimessa dal fondo conquistata. Il “Premio Mutti” è tutto suo. “SCUSI, DOVE SONO I PELATI?”     Simoncini: 8 – Il top player rossoverde fornisce una gran prestazione anche stavolta. Ha pochi palloni giocabili, ma con lui diventano tutti oro o comunque riesce sempre a fare la cosa giusta. Infiniti gli “uno-due” con Bigazzi, sono questi che fanno prendere campo ai rossoverdi. Bellissimo l’assist per la rete decisiva, bella anche la schiacciata ad una mano con la quale provoca il rigore biancoceleste. La Dea Bendata stavolta è una lavandaia e la palla va sul fondo. Finisce da regista ma soprattutto finisce per lottare, saltare di testa e recuperare tutti i palloni che transitano dalle sue parti. A VOLTE HOLLY A VOLTE MILA

Bigazzi: 8,5 – Ha passato più ore sull’aereo Firenze-Amsterdam che agli allenamenti quest’anno, ma quando è presente si sente. Vince tantissimi contrasti aerei, fraseggia con Simoncini e fa salire la squadra. Sfiora la rete con un diagonale a fil di palo a metà primo tempo, prende un clamoroso incrocio dei pali a metà del secondo. Nel mezzo la rete decisiva; sponda di Simoncini da fondo campo sulla sinistra, controllo e bordata scaricata sul primo palo. Esce stremato. SON BIGAZZI AMARI

(Mucilli 6) – 0 palloni toccati ma un super gol da centrocampo durante i festeggiamenti. Al Bounty si rifa ordinando tutta la pagina delle pizze. MAESTRO Viciani: 7+ – Miglior Attore Protagonista (per un film drammatico). Conquista innumerevoli falli sulla sinistra e prova, anche se non sempre possibile, a giocare la palla a terra e scambiare con Bigazzi C. Prende un clamoroso incrocio dei pali, calciando in precario equilibrio, subito dopo quello di Bigazzi A. Buona prova soprattutto nella ripresa. Prende la quota Calcio di rigore SI a 6,5. SISAL MATCHVICIO (Forni 6,5) – Ingresso più che positivo dell’attaccante tascabile rossoverde. Conquista sulla destra rimesse e punizioni, in un duello amarcord con Tommi Bacci. Deciso e concreto su tutti i palloni che tocca. Rimane comunque il capocannoniere delle partitelle, un motivo ci sarà… L’UOMO DEL MARTEDI

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