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San Polo chiude una sezione dell’infanzia, la denuncia dei cittadini: “una scelta ingiustificata contro i bambini e le famiglie”

Una nuova vicenda vede coinvolto San Polo in Chianti, frazione del Comune di Greve in Chianti. Il paese negli ultimi anni si è visto più volte protagonista di numerosi disagi,  che accumulandosi hanno fatto sentire la sua cittadinanza sempre più isolata e dimenticata rispetto al territorio Grevigiano.






Questa volta ad essere colpita è la Scuola d’Infanzia e Primaria – quest’ultima diventata nota negli ultimi anni per l’adozione del metodo di insegnamento montessoriano.
Nella giornata del 29 Giugno, durante un consiglio di istituto straordinario, è stato infatti deciso di eliminare dall’infanzia una sezione. Le cause sembrano però agli occhi della popolazione ingiustificate: “troppe richieste di iscrizione da parte di bambini ‘anticipatari’ e di quelli residenti fuori dal comune”.
Proprio quest’ultimi saranno i principali bersagli delle nuove scelte prese dal consiglio, che da Settembre del 2020 ammetterà nella scuola soltanto i residenti a Greve in Chianti.

L’ordine del giorno della riunione di lunedì prevedeva di stabilire i criteri di esclusione dall’infanzia di San Polo, senza però  alcun passaggio o approvazione formale da parte del collegio docenti o del consiglio di istituto.
Quindi chi ha deciso di cancellare una sezione nell’istituto sanpolese?
Tra i punti esposti dal Consiglio uno dei più importanti è stata l’approvazione del bilancio: il comprensivo ha infatti un avanzo di 350 mila euro e, a fronte di ciò, nessuna iniziativa che riguardi la scuola e i suoi studenti, né alcun aggiornamento in programma per il personale scolastico (anche a fronte dell’emergenza Covid).

A denunciarci i fatti sono stati gli stessi cittadini che, dopo aver saputo la notizia, non hanno digerito la “discriminazione” di territorio. Il nuovo metodo adottato nella frazione sanpolese, infatti, era riuscito a ridare vita ad una scuola in procinto di chiudere per il basso tasso di iscrizioni annuali – e questo anche grazie agli alunni dei comuni limitrofi.
Il fatto, inoltre, avrà ricadute su molti genitori, i quali avevano scelto la scuola di San Polo per bisogni di tipo lavorativo.

Ad intervenire è stata anche l’amministrazione comunale: il Sindaco Paolo Sottani e l’Assessora  alle politiche per la scuola e la formazione Maria Grazia Esposito hanno infatti sollecitato un incontro con l’Ufficio Scolastico Regionale per poter proteggere, prima di tutto, il bene degli studenti e delle famiglie.






La scuola sanpolese ed il suo progetto sono un unicum nel territorio toscano, essendo quest’ultima la prima scuola pubblica della regione ad aver adottato il metodo Montessori. Proprio per questo gli stessi cittadini – e genitori – a gran voce sono intervenuti a proteggerla, parlandoci di come questa scelta avrà ricadute indebite sui loro figli.
Ad avere la peggio saranno gli abitanti delle frazioni molto vicine a San Polo (come ad esempio Poggio alla Croce) ma al di fuori del Comune di Greve in Chianti. Le famiglie residenti in questi luoghi saranno infatti costrette a cercare una nuova scuola che possa agevolare i bambini e, allo stesso tempo, i genitori.

“Il comprensivo ha a disposizione un gran numero di fondi per poter dar vita a moltissimi progetti interessanti, ma ciò che appare è la volontà di distruggere l’unico presente nel territorio grevigiano: quello sanpolese col metodo montessori.
Sono troppi gli alunni che ‘scappano’ dal nostro comune per frequentare istituti di zone limitrofe. Manca una visione concreta a favore degli studenti e del loro futuro. Questo è crudele: fare fuggire i bambini dal posto in cui crescono”

Le denunce non finiscono qua! È di stamani infatti una nuova notizia, arrivata in redazione proprio da una cittadina:
Questa mattina l’Istituto di Greve ha negato le decisioni prese in vista del nuovo anno scolastico, dichiarando di non aver dato – e non saper ancora dare – alcuna indicazione ai genitori

Nella speranza di una risposta imminente dal parte dei vertici dell’istituto grevigiano, la cittadinanza si sta muovendo a protesta di una scelta ingiusta e ingiustificata che potrebbe colpire decine di famiglie.

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